![]() Provare a rimanere incinta è sicuramente un'esperienza stressante. La situazione pare complicarsi dal momento che recenti ricerche mostrano quanto lo stress possa far aumentare il rischio di infertilità. Courtney Denning-Johnson Lynch, direttore di epidemiologia riproduttiva presso la Ohio State University Wexner Medical Center, e colleghi hanno scoperto che le donne con alti livelli di alfa-amilasi, un indicatore biologico dello stress misurato nella saliva, hanno il 29 per cento di probabilità in meno di rimanere incinte a breve termine e hanno più del doppio di probabilità di andare incontro ad una definizione clinica di infertilità rispetto alle donne con bassi livelli di biomarker dello stress.
1 Commento
![]() Il training autogeno, pur richiedendo molto tempo ed impegno per essere esercitato correttamente, è uno strumento in grado di apportare benefici psicofisici in misura molto superiore rispetto ad altri metodi di rilassamento. La locuzione è composta dalla radice greca auto (da sè) e genos (che si genera) mentre la parola "training" sta a significare che è necessario un allenamento costante per poter beneficiare di vissuti sempre più profondi ed intensi. Oggi, il training autogeno può essere inteso come una particolare tecnica in grado di produrre suggestioni interiori (calore, pesantezza etc..) che inducono la sperimentazione di profondi stati di rilassamento fisico, di salute e di pace mentale. Il training autogeno risulta essere un utile strumento per superare le dipendenze, modificare comportamenti indesiderati, superare ansie e fobie, mitigare sintomi di disturbi fisici e molto altro. Se si tende ad essere una persona nervosa o ansiosa, il training autogeno può aiutare a trovare un luogo interiore di calma e di pace emotiva. Nel caso in cui ci si percepisce come particolarmente sensibili, il training autogeno può aiutare a far fronte a stimoli che in passato avevano il potere di sopraffare la persona. In ultima anaasi tipo di problema psicologico o fisiologico. Chiaramente i risultati variano a seconda della gravità del problema e in base alla propria disciplina e la fiducia . A questo proposito risulta di fondamentale importanza il fatto di essere sufficientemente allenati e concentrati nell'esercizio. (continua cliccando read more) ![]() La natura ci ha creato ansiosi, non ci possiamo fare nulla. Benché ciò non sembri essere un regalo particolarmente gradito, l'Ordine delle Cose è interessato alla nostra sopravvivenza. In che senso? L'ansia funziona da attivatore in maniera tale da aumentare la nostra attenzione, rendendoci più vigili e quindi pronti a difenderci dai pericoli della vita quotidiana, possano essere leoni della selva o più temibili homo sapiens. Quando ci troviamo in situazioni in cui percepiamo un qualcosa come negativo o minaccioso, sia una circostanza, una persona o un pericolo, il nostro cervello si è adattato a reagire automaticamente in maniera più intensa, aumentando la capacità di trattenere un ricordo degli eventi... Tristezza e picchi negativi di umore sono normali reazioni agli eventi della vita, possano essere insuccessi o delusioni. Molte persone usano la parola "depressione" per descrivere questo tipo di sentimenti, ma la depressione è molto più di una semplice tristezza.
Alcune persone descrivono la depressione come "vivere in un buco nero" o con una sensazione di morte imminente. Tuttavia, alcune persone depresse vivono anche sentimenti di rabbia, aggressività ed irrequietezza. La depressione clinica è quella condizione per cui le persone perdono qualsiasi tipo di piacere nello svolgere qualsiasi tipo di attività. Quando si hanno ancora delle attività in grado di provocare piacere o interesse si parla di demoralizzazione. Può capitare che gli stati depressivi siano causati da malfunzionamenti biologici (es. tiroide), qualora non sia questo caso, le depressioni hanno un decorso naturale di 4-24 mesi. SEI A RISCHIO DEPRESSIONE? Qui è presente una lista di sintomi che possono essere accompagnati alla depressione. Affinché si possa parlare di depressione è necessario siano presenti più sintomi per un periodo di tempo discretamente lungo.
![]() Sempre più spesso ascoltiamo storie simili a questa: Marco ha timore di relazionarsi con altre persone poiché teme di essere giudicato e dal suo punto di vista il giudizio non può che non essere negativo. Questo sentimento di inadeguatezza si amplifica quando deve relazionarsi ad una donna. Percepisce sentimenti di inferiorità ed è convinto di fare brutte figure. In più occasioni ha provato ad applicare diverse strategie per superare la sua ansia ed imbarazzo senza ottenere risultati apprezzabili. Ora Marco ha 35 anni e non ha mai avuto una relazione significativa con una donna. Ogni giorno "sogna" di essere in grado di rapportarsi con le altre persone come fanno i suoi coetanei, ma non ci riesce. Il timore di non sapere cosa dire o di rispondere nel modo sbagliato, lo ha portato a rinchiudersi in se stesso e a limitare del tutto i suoi rapporti sociali. |
BlogArticoli di psicologia redatti per tutti!! Archives
Febbraio 2016
Categories
Tutto
|