![]() È noto che gli uomini non sono dei gran parlatori, soprattutto se paragonati alle donne. Non solo le bambine cominciano a parlare prima dei maschietti, ma a tre anni possiedono un vocabolario due volte maggiore rispetto a quello dei coetanei ed il loro linguaggio è comprensibile quasi al 100%. Se un bambino ha una sorella maggiore la differenza è ancora più evidente; inoltre, sorelle e madri tendono a parlare per conto dei fratelli o dei figli. Madri, figlie e sorelle maggiori parlano spesso per i familiari di sesso maschile. Per i maschi il linguaggio e la fonazione non costituiscono due facoltà mentali dominanti; esse non risiedono, in effetti, in una regione cerebrale specifica, ma implicano l'uso dell'intero emisfero sinistro mentre nella donna esistono dei nuclei specifici specializzati in questa funzione che, oltre a permettere loro di parlare più correttamente rispetto ai maschi, lasciano libero il resto dell'emisfero consentendo loro di poter fare più cose contemporaneamente. Questo spiega perchè i ragazzi tendono a sbiascicare ed abbiano una pronuncia meno corretta rispetto alle ragazze, perchè nelle conversazioni intercalino spesso espressioni quali “ehm”, “uh”, “cioè” e usino solo tre toni vocali contro i cinque delle ragazze. Quando gli uomini si ritrovano per guardare una partita alla televisione, quello è tutto ciò che fanno. La conversazione si limita a: “passami le patatine”, “un'altra birra?”. Per un gruppo di donne incontrarsi per guardare la televisione rappresenta solo una scusa per chiacchierare; ecco perchè tendono a non scegliere programmi troppo impegnativi.... ;-)
0 Commenti
Lascia una risposta. |
BlogArticoli di psicologia redatti per tutti!! Archives
Febbraio 2016
Categories
Tutto
|