![]() La psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) è una disciplina che si occupa delle relazioni fra il funzionamento del sistema nervoso, del sistema immunitario e del sistema endocrino. I primi studi risalgono agli anni 30 dello scorso secolo quando Hans Selye, un medico austriaco, fece una scoperta che avrebbe aperto nuove frontiere nel mondo della medicina. Il dott. Selye si accorse del seguente fatto: i topi a cui iniettava soluzioni fisiologiche neutre sviluppavano li stessi sintomi dei topi a cui erano iniettate sostanze dannose per l'organismo. Ma se non erano le sostanze iniettate a provocare le ulcere, atrofie immunitarie e ingrossamento delle ghiandole surrenali, cosa stava accadendo? I topi a cui venivano iniettate sostanze dannose e quelli che ricevevano soluzioni fisiologiche differivano solo per il tipo di sostanza che ricevevano. Entrambi i gruppi appartenevano allo stesso ceppo, vivevano nelle stesse gabbie da laboratorio e ad entrambi erano iniettate quotidianamente sostanze. Ciò che differiva era la qualità delle sostanze: un gruppo riceveva sostanze tossiche, l'altro sostanze neutre.
A seguito di profonde riflessioni, Selye ebbe la fatidica intuizione. Il medico comprese che erano le condizioni dell'ambiente di vita ad incidere sull'equilibrio psicofisico, andando a determinare stati di salute o di malattia, non il tipo di sostanza che veniva iniettata ai topi. Per spiegare questo fenomeno venne utilizzato per la prima volta un termine che sarebbe diventato molto famoso. Per indicare quel tipo di evento ambientale in grado di stimolare risposte psicofisiche nell'uomo venne introdotto il termine stress. Negli a venire anni si distinguerà lo stress dannoso (distress) da quello fisiologicamente sano (eustress). Nel corso del tempo alcuni ricercatori hanno individuato un particolare ormone strettamente legato ai livelli di stress percepiti dall'individuo. Questo ormone, chiamato cortisolo (o ormone dello stress), aumenta all'aumentare dello stress percepito. Quando il livello di cortisolo si innalza si determina una cascata di eventi il cui risultato finale è caratterizzato da disequilibri energetici e da un'indebolimento del sistema immunitario. La risposta del sistema immunitario, a partire dalla sorgente di stress, viene mediata dall' apparato endocrino. In anatomia l'apparato endocrino è un sistema che comprende l'insieme di ghiandole e cellule (dette ghiandole endocrine e cellule endocrine) le quali secernono nel sangue delle sostanze proteiche o lipidiche dette ormoni. Il sistema endocrino gestisce il funzionamento dell'organismo umano o animale in collaborazione con il sistema nervoso. Anche la medicina più recente ha mostrato come il concetto di malattia è molto più complicato di ciò che viene percepito a livello comune. Il nostro organismo è popolato da miliardi e miliardi di batteri, virus ed altri agenti potenzialmente dannosi ma finchè il nostro sistema immunitario funziona come dovrebbe siamo esentati dal concetto di malattia. Quotidianamente produciamo svariate cellule tumorali che sistematicamente vengono distrutte dall'apparato immunitario generalmente molto efficiente. Quando il nostro sistema immunitario si indebolisce, risponde in maniera poco adeguata alle richieste inoltrate dall'organismo. Gli anticorpi diventano meno efficienti ed incontrano maggiori difficoltà nel riconoscere e combattere le malattie, gli organi perdono l'equilibrio energetico e sviluppano malattia, le cellule tumorali non vengono riconosciute e distrutte per cui cominciano a proliferare. Quanto detto dovrebbe essere uno spunto di riflessione. Quando già dall'antichità si parlava di stretta correlazione tra corpo e mente in pochi pensavano che la corrispondenza fosse così stretta. Ad ogni malanno fisico necessariamente si avrà una controparte psichica e ad ogni problema psichico si avrà un correlato fisico (quello che la psicologia classica chiama somatizzazione). IN CONCLUSIONE Lo stress fa aumentare i livelli di cortisolo, alti livelli di cortisolo indeboliscono il sistema immunitario, il sistema immunitario indebolito porta alla malattia. Fortunatamente esistono diversi rimedi efficaci contro questa piaga dei tempi moderni. Innanzitutto è determinante lo stile di vita che adottiamo, dal cibo alle abitudini quotidiane. Bisogna imparare a gestire l'ansia e gli stress quotidiani, riposare il giusto (sia in termine di ore che di qualità del sonno), imparare a ritagliarsi spazi per sè dove coltivare propri interessi, utilizzo di tecniche di rilassamento quali training autogeno, mindfulness, yoga e simili, svolgere attività rilassanti come passeggiate, sane letture o qualsiasi altra attività che possa indurre stati di benessere interiore. Ciò verso cui tendere è uno stato di rilassamento e calma interiore. Ciò non vuol dire interrompere ogni attività della nostra vita ma attribuire la giusta importanza ad ogni evento. Sono molti gli esempi di persone che a causa di problemi lavorativi o relazionali soffrono di insonnia, mangiano in modo scorretto, sono nervosi e si relazionano male al prossimo. attraverso un percorso volto alla consapevolezza della propria persona, del proprio stato interiore, è possibile modificare tutto ciò.
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