
Elaborazione del lutto
La morte di un familiare o di una persona amata è una delle esperienze più traumatiche che l’essere umano possa affrontare, ma anche un’esperienza universale, con cui quasi tutti si trovano a fare i conti nel corso della propria vita. La perdita di una persona importante è un evento che scuote profondamente la persona che ne è colpita in quanto provoca un cambiamento radicale : “nulla sarà più come prima”.
La perdita provoca ripercussioni su più piani: relazionale, sociale, psicologico, cognitivo, fisico e spirituale. L’angoscia di una perdita fa vacillare ogni precedente equilibrio, interno ed esterno, dell’individuo come della famiglia e costringe a cercarne di nuovi per continuare a vivere.
Questo momento storico non aiuta certo nel percorso dell’elaborazione del lutto in quanto la familiarità con la morte che aveva caratterizzato i secoli passati si è interrotta. La principale ragione è che la vita media si è allungata, aspetto anche positivo, ma ci consente di eludere e posticipare il pensiero della morte, per poi trovarci sovente faccia a faccia con essa senza alcuna preparazione.
Chi rimane si trova ad affrontare la necessità di andare a trovare dentro di sé le risorse più profonde per passare attraverso l’angoscia della separazione e della perdita e il counseling aiuta ad acquisire gli strumenti necessari per compiere una buona elaborazione del lutto che significa RI-COMINCIARE a vivere.
La morte di un familiare o di una persona amata è una delle esperienze più traumatiche che l’essere umano possa affrontare, ma anche un’esperienza universale, con cui quasi tutti si trovano a fare i conti nel corso della propria vita. La perdita di una persona importante è un evento che scuote profondamente la persona che ne è colpita in quanto provoca un cambiamento radicale : “nulla sarà più come prima”.
La perdita provoca ripercussioni su più piani: relazionale, sociale, psicologico, cognitivo, fisico e spirituale. L’angoscia di una perdita fa vacillare ogni precedente equilibrio, interno ed esterno, dell’individuo come della famiglia e costringe a cercarne di nuovi per continuare a vivere.
Questo momento storico non aiuta certo nel percorso dell’elaborazione del lutto in quanto la familiarità con la morte che aveva caratterizzato i secoli passati si è interrotta. La principale ragione è che la vita media si è allungata, aspetto anche positivo, ma ci consente di eludere e posticipare il pensiero della morte, per poi trovarci sovente faccia a faccia con essa senza alcuna preparazione.
Chi rimane si trova ad affrontare la necessità di andare a trovare dentro di sé le risorse più profonde per passare attraverso l’angoscia della separazione e della perdita e il counseling aiuta ad acquisire gli strumenti necessari per compiere una buona elaborazione del lutto che significa RI-COMINCIARE a vivere.